
DALLE DENUNCE A FATTI CONCRETI PER ABBATTERE AUMENTO SCONSIDERATO PREZZI CARBURANTI
13/03/2022 Siamo perfettamente d’accordo con il Ministro Cingolani che afferma come si sia nel nostro Paese preda delle più ignobili speculazioni per quanto riguarda il prezzo dei carburanti. Infatti neanche quando ci fu nel 2008 un aumento clamoroso del costo del petrolio a 147 dollari al barile il prezzo della benzina sfiorò il prezzo di 1.90 al litro e mai superò i 2.00 Euro. Ora con il prezzo oscillante a 110 Dollari al barile la benzina schizza a 2.3-2.4 Euro al litro. Questa chiara speculazione sta procurando ricadute economiche negative non solo ai cittadini per i pieni di carburante di circa 500 euro annui, ma incidono per i costi dei trasporti su tutti i prezzi dei beni trasportati e su una inflazione che sta mettendo le ali e che produrrà minor potere di acquisto delle famiglie e minori consumi aumentando ulteriormente un mercato già debole. Ed allora non sono sufficienti le denunce, anche se sacrosante. Si rende perciò necessario agire con determinazione in più direzioni. Innanzitutto pretendere che si indaghi sulla intera filiera petrolifera per tagliare le unghie alla speculazione, seconda cosa, essendo l’Eni in mano pubblica per il 30% la si convochi, ci si faccia spiegare cosa sta avvenendo e comunque le si faccia giocare un ruolo come calmiere del mercato e dei prezzi. Inoltre, lo sosteniamo da molto tempo, il Governo non si comporti come una Compagnia Petrolifera che a causa della IVA che è tassazione automatica aumentando il prezzo, aumenta il guadagno per l’Erario.
Qui sotto il calcolo dell’aumento della quantità di tassazione dei carburanti rispetto al 2021:
Un aumento dell’IVA di 6 cent al litro per la Benzina e con consumi di circa 9.784 MLD di litri lo Stato incasserà in più 582 MLN annui.
Un aumento dell’IVA di 7 cent al litro per il Gasolio e con consumi di circa 28.5500 MLD di litri lo Stato incasserà di più 1995 MLN di Euro annui.
Incasso totale in più per l’Erario di 2°MLD e 577 MLN annui. Ecco perché oggi il Governo alla luce di aumenti sconsiderati di tali prezzi, operi che sui carburanti vi sia l’introduzione di una accise mobile ( automaticamente tanti centesimi in meno sull’accise quanti automaticamente sono generati in più sull’IVA ) come fu già attuata da Bersani e Visco nel Marzo 2008 per riequilibrare l’aumento dell’IVA e dare un minimo di sollievo a famiglie e al Mercato – dichiara Rosario Trefiletti Presidente del CCI.